Nuova fibra ottica al seleniuro di zinco.

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Alla Penn State University un team di ricercatori guidato dal professor John Badding ha messo a punto un tipo di fibra ottica che non usa il vetro di silicio ma è invece basato sul seleniuro di zinco.
Badding spiega che, mentre nel vetro la disposizione degli atomi è casuale, nel seleniuro di zinco (una sostanza cristallina con capacità di semiconduttore) è altamente ordinata, il che favorisce il passaggio della luce.
Le proprietà di questo materiale hanno permesso di realizzare fibre che permettono di rendere i colori in maniera migliore rispetto alle fibre basate sul vetro: "Quando si usano le fibre ottiche tradizionai in cartelli luminosi, schermi, installazioni artistiche, non è sempre possibile ottenere i colori che si vogliono. Il seleniuro di zinco, utilizzando un processo chiamato conversione di frequenza non lineare, è migliore nel cambiare i colori".
Inoltre le fibre di Badding si sono dimostrate più efficienti nel trasmettere luce nello spettro dell'infrarosso, arrivando fino a lunghezze d'onda di 15 micron: "Poter utilizzare queste lunghezze d'onda" - spiega il professore - "è un passo in avanti verso la realizzazione di fibre che possono servire come laser all'infrarosso".
"L'esercito attualmente usa una tecnologia radar che utilizza lo spettro nel vicino infrarosso, tra i 2 e i 2,5 micron. Un dispositivo in grado di arrivare al medio infrarosso, sopra i 5 micron, sarebbe più accurato" conclude Badding.
Per creare le fibre il team della Penn State ha utilizzato un processo di deposizione chimica ad alta pressione: il composto al seleniuro di zinco è inserito in un capillare realizzato in fibra di silicio.

Alla Penn State University un team di ricercatori guidato dal professor John Badding ha messo a punto un tipo di fibra ottica che non usa il vetro di silicio ma è invece basato sul seleniuro di zinco.
Badding spiega che, mentre nel vetro la disposizione degli atomi è casuale, nel seleniuro di zinco (una sostanza cristallina con capacità di semiconduttore) è altamente ordinata, il che favorisce il passaggio della luce.
Le proprietà di questo materiale hanno permesso di realizzare fibre che permettono di rendere i colori in maniera migliore rispetto alle fibre basate sul vetro: "Quando si usano le fibre ottiche tradizionai in cartelli luminosi, schermi, installazioni artistiche, non è sempre possibile ottenere i colori che si vogliono. Il seleniuro di zinco, utilizzando un processo chiamato conversione di frequenza non lineare, è migliore nel cambiare i colori".
Inoltre le fibre di Badding si sono dimostrate più efficienti nel trasmettere luce nello spettro dell'infrarosso, arrivando fino a lunghezze d'onda di 15 micron: "Poter utilizzare queste lunghezze d'onda" - spiega il professore - "è un passo in avanti verso la realizzazione di fibre che possono servire come laser all'infrarosso".
"L'esercito attualmente usa una tecnologia radar che utilizza lo spettro nel vicino infrarosso, tra i 2 e i 2,5 micron. Un dispositivo in grado di arrivare al medio infrarosso, sopra i 5 micron, sarebbe più accurato" conclude Badding.
Per creare le fibre il team della Penn State ha utilizzato un processo di deposizione chimica ad alta pressione: il composto al seleniuro di zinco è inserito in un capillare realizzato in fibra di silicio.

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